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VOL. XXXI – DEC. 15, 2024

Largo Barriera è uno degli snodi cruciali del traffico cittadino e della storia stessa di Trieste.

La piazza è stata negli anni testimone di cambiamenti architettonici, politici e sociali rendendola ad oggi un interessante mix di stili: si possono scorgere ancora diversi palazzi ottocenteschi quando la piazza ancora non esisteva, edifici più moderni e, ovviamente l’edificio del Mercato Coperto

Finanziato da Sara Davis, figlia di un facoltoso commerciante inglese, l’edificio fu concepito nel 1935 (quando Largo Barriera era conosciuto come Piazza Impero) da Camillo Iona con l’obiettivo di rendere la vita delle “venderigole” meno difficile.

Nel corso del ‘900 la piazza, come la città hanno subito molti mutamenti figli di una storia travagliata:

la più significativa è stata probabilmente la costruzione ( e successiva demolizione) di una grande pensilina per le corriere, che collegavano la città con la “ Zona B” e poi con la Yugoslavia.

Un luogo figlio di un tempo passato che negli anni ha visto molteplici attività commerciali, diventando, anche per la forma che la ricorda, una Times Square in salsa triestina: sul muro centrale della piazza, spesso dedicato a grandi reclame pubblicitarie, si sono susseguite immagini iconiche per promuovere brand, eventi ed elezioni. La più amata dai Triestini è sicuramente quella della Tigre, che un tempo promuoveva una nota catena di distributori di carburante e rendeva Largo Barriera un po’ più..ruggente.